Comprendere il prezzo della materia prima in un contratto indicizzato
Negli ultimi tempi, le bollette energetiche possono aver suscitato la tua attenzione per via delle loro cifre sempre più salate. Nel tentativo di ridurre i costi, potresti esserti imbattuto in offerte più vantaggiose, magari con prezzi variabili che sembrano allettanti. Tuttavia, oltre al prezzo della materia prima, c’è un elemento di cui dovresti essere consapevole: lo spread.
Che cos’è lo Spread?
Lo “spread” è un contributo al consumo applicato dal fornitore e determinato dalle dinamiche di mercato. Si tratta di una componente della spesa per la materia energia, definita per le offerte variabili, che seguono l’andamento del mercato. Nei dettagli economici del contratto, il prezzo viene descritto come PUN + Spread per l’energia elettrica o PSV/TTF + Spread per il gas.
Questo elemento è cruciale perché, insieme al Prezzo di Commercializzazione e Vendita (per l’energia elettrica) e alla Quota di Vendita al Dettaglio (per il gas), contribuisce a determinare la spesa totale nella bolletta. Quindi, non è sufficiente concentrarsi solo sul costo della materia prima quando si valutano le offerte, poiché lo spread può influenzare significativamente i costi finali.
Composizione della Spesa: Quota di Vendita al Dettaglio
Oltre allo spread, un’altra voce che contribuisce alla spesa nella bolletta è la Quota di Vendita al Dettaglio (QVD). Questa quota è applicata dai venditori per coprire i costi di commercializzazione al dettaglio della vendita di gas naturale. È composta da una quota fissa e una quota legata ai consumi. Mentre per i clienti del servizio di maggior tutela è definita da ARERA, per il mercato libero è descritta dal fornitore di riferimento.
Offerta Variabile o Fissa?
Parlando di offerte energetiche, si fa spesso riferimento a offerte variabili o fisse. Ecco le differenze chiave tra i due tipi di contratti:
- Offerta a prezzo fisso: Il valore in €/kWh e/o €/Smc rimane costante per l’intera durata dell’offerta, che solitamente varia da 12 a 36 mesi.
- Offerta a prezzo variabile: La tariffa indicizzata varia mensilmente in base all’andamento del mercato dell’energia.
Le offerte a prezzo fisso assicurano che il costo non cambierà nel periodo specificato dal contratto, offrendo stabilità al consumatore. D’altra parte, le offerte a prezzo variabile consentono di beneficiare di eventuali cali del costo dell’energia, ma espongono anche a possibili aumenti.
Pratiche Scorrette: Quando lo Spread Diventa un Problema
In un contesto di prezzi dell’energia e del gas fuori controllo, alcuni venditori poco scrupolosi cercano di sfruttare la confusione del consumatore. Presentano tariffe a prezzo variabile, enfatizzando uno degli elementi, lo spread, e tralasciando informazioni cruciali.
Spread e Truffe: Come Funziona
Alcuni venditori disonesti possono presentare offerte con uno spread significativamente alto, facendolo passare come il prezzo della componente energia. Ad esempio, potrebbero proporre un “costo dell’energia bloccato per due anni” a un prezzo molto allettante, come 0,18 €. Tuttavia, questo valore potrebbe rappresentare solo lo spread, e il consumatore potrebbe ritrovarsi a pagare un prezzo molto più elevato, come illustrato dal PUN.
Contratti a Prezzo Variabile: l’Inganno
Spesso, chi propone contratti a prezzo variabile può omettere informazioni cruciali sulla composizione del prezzo. In un contratto a prezzo variabile, il costo finale è dato da:
Prezzo finale = Prezzo indice all′ingrosso + Supplemento (spread)
In pratica, per l’energia elettrica, ho che:
Prezzo al kWh= PUN + Spread Prezzo al kWh = PUN + Spread
Mentre, per il gas metano, abbiamo:
Prezzo al metro cubo = PSV (o TTF) + Spread Prezzo al metro cubo = PSV (o TTF) + Spread
Vendere lo spread come se fosse il prezzo della materia prima è una pratica scorretta e fuorviante. Alcuni operatori potrebbero presentare spread molto alti, facendo credere che questo rappresenti il prezzo dell’energia, quando in realtà è solo un supplemento.
Spread “Bloccato” per Due Anni: Un Altro Inganno
Presentare uno spread “bloccato” per due anni come se fosse un prezzo fisso è un’altra pratica ingannevole. Nel caso di un contratto a prezzo variabile, il costo dell’energia in bolletta sarà comunque variabile.
Conoscenza Come Difesa
Per difendersi da pratiche truffaldine, la conoscenza è l’arma più efficace. Comprendere come si compone il prezzo dell’energia e come funzionano le voci in bolletta può proteggere i consumatori da sorprese spiacevoli, specialmente in un periodo di prezzi irragionevoli. Consultare glossari e guide alla lettura delle bollette può fornire le informazioni necessarie.
Lo spread nella bolletta luce o gas è un elemento da tenere in considerazione quando si valutano le offerte energetiche. Comprendere la sua natura e i rischi associati può aiutare i consumatori a fare scelte più informate. La conoscenza della propria situazione contrattuale, l’attenzione alle voci specifiche in bolletta e la ricerca di informazioni dettagliate sono fondamentali per evitare truffe e garantire trasparenza nelle transazioni energetiche.
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